Asciugacapelli che interesse: viaggio
nella sua storia
Sappiamo bene quanto sia importante potersi sempre affidare a tutta una serie di accessori
nella routine quotidiana, che ci aiutino ad essere ben sistemati ogni volta che ci specchiamo e ci
prepariamo per andare a lavoro, prendere parte ai momenti di socialità o semplicemente per
noi stessi in modo da incrementare la nostra autostima. Ovviamente oggi possiamo contare
su molti più strumenti rispetto al passato. Il riferimento è in modo particolare
all’asciugacapelli, la cui storia è lunga e affascinante: abbraccia due secoli ed è ricca di
continue evoluzioni.
C’è stato un tempo in cui questi apparecchi erano grandi e ingombranti, mentre oggi sono
snelli e ad alta tecnologia. Inizialmente si utilizzavano soltanto dai parrucchieri, oggi invece
in tutte le case ce n’è (almeno) uno. Abbiamo imparato ad affidarci al web per fare
shopping ed è proprio online che è possibile trovare la scelta più ampia di modelli. La cosa
migliore da fare è affidarsi a piattaforme come Eti Italy per effettuare confronti veloci di
tipologie, potenza e prezzi oltre che per ottenere info utili a scegliere.
L’invenzione a fine Ottocento, poi il boom a metà Novecento
L’asciugacapelli è un apparecchio di bellezza tra i più diffusi in assoluto e di uso
quotidiano. Dobbiamo questa invenzione geniale a un parrucchiere francese: ideò nel 1888
un primissimo apparecchio che possiamo definire antenato del prezioso elettrodomestico
moderno (il quale è leggero ed ergonomico). Dal momento che inizialmente era necessario
perdere molto tempo per l’asciugatura dei capelli, sia a casa che dal parrucchiere,
Alexandre Godefroy pensò a un casco da applicare sulla testa delle clienti al quale
attaccare - tramite un tubo - al camino di una stufa a gas. La cliente sedeva sotto il casco e il
calore faceva la sua parte, accelerando i tempi di asciugatura (grazie a una valvola per la
fuoriuscita di vapore non c’erano disagi per la pelle).
Con il tempo i modelli e le dimensioni divennero più piccoli e lo sviluppo di questo
strumento si concentrò - specie intorno alla metà del secolo scorso - su design ed
ergonomia ma soprattutto sulla potenza e sui materiali. Gli asciugacapelli più moderni non
seccano le lunghezze, soprattutto sarà utile sottolineare come una svolta importante in
questa storia sia stata rappresentata dal passaggio alla plastica dal metallo. Questo ha
contribuito in maniera radicale ad alleggerire lo strumento. Sempre a metà degli anni
Cinquanta il motore fu spostato all’interno dell’involucro, imprimendo una nuova svolta dal
punto di vista del design. Con il boom economico gli asciugacapelli hanno fatto il loro
ingresso nelle case, grazie anche al surplus di maneggevolezza derivato dal maggiore
impiego di plastica.
Oggi siamo abituati a usare gioielli hi-tech, che impiegano materiali d’avanguardia
(ceramica, tormalina e così via) e consentono di ottenere un perfetto hairstyle.
L’obiettivo - ormai perfettamente raggiunto - degli asciugacapelli, a cominciare dai primissimi
esperimenti, era quello di accelerare la vita e offrire maggiori occasioni di impiegare in
maniera virtuosa il tempo. La frenesia moderna impone ritmi sostenuti e sapere di poter
svolgere le operazioni di asciugatura in tempi contenuti aiuta a programmare la routine.
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