Il metodo Catalanotti
Siamo giunti, purtroppo al terz'ultimo romanzo di Andrea Camilleri.
Il Vice Commissario Augello, in piena notte piomba a casa dell'amico e collega Montalbano, e gli da una notizia scioccante: durante una sua scappatina notturna, costretto a fuggire per non farsi scoprire, entra di soppiatto in un appartamento, dove trova un morto sdraiato sul letto.
Invece di intervenire, fugge dal luogo del possibile delitto per non compromettersi, e per non farsi scoprire dalla moglie.
Sperano, così, che il cadavere venga trovato da qualcuno.
Il giorno dopo Catarella avverte il Commissario che è stato trovato un morto, il ragioniere Catalanotti, un misterioso ed enigmatico appassionato di teatro, che per hobby faceva il regista ed aveva la sua compagnia composta da numerosi elementi, che saranno passati al vaglio delle indagini.
Augello (che tira un sospiro di sollievo) e Montalbano si precipitano sul posto, però trovano una situazione alquanto sconveniente.
Il Commissario sarà impegnato in una doppia indagine. La morte di Catalanotti, ed una sparatoria, avvenuta in una Vigata, dove ancora esistono i padri padroni, che vogliono gestire le proprie figlie, ma non come tali, ma come oggetti di proprietà.
In tutto questo, Salvo Montalbano, empatico come non mai cercherà di dare un'avvenire ai due giovani vittime di questa violenza domestica.
Nel frattempo, nella vita privata di Montalbano arriva un vero e proprio scossone, che forse molti già attendevano da tempo?
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