Vi racconto la bella storia di Claudio Meli, un giovane apicoltore siciliano che 'si è fatto da solo'.
Anzi è proprio lui che ve la racconta.
Il cognome di Claudio sembra parlare ancora prima di lui, MELI che in siciliano significa Miele, sembra una storia già scritta, legata a questo frutto delle api, invece la storia non era scritta e l'ha svoltata interamente lui e a sorpresa.
La sua è una bella storia, di quelle fatte di coraggio, voglia di andare controcorrente con la testa, e di sogni e desideri che vanno seguiti.
Lascio la parola a Claudio, che vi porta nel suo mondo, fatto di miele e volontà, di dignità e voglia di fare bene quello che si vuole fare bene.
Senza ascoltare voci, ma essendo se stessi voce fuori dal coro.
Claudio Meli ci racconta la sua storia e il suo incontro con il miele
Divento apicoltore nel non lontano 2010, da grande.
A 30 anni decido di lasciare un posto fisso alle dipendenze di una grossa ditta siciliana (circa 60 dipendenti in organico) leader nell'assistenza tecnica alle telecomunicazioni (colosso Samsung, centro raccolta telefonia ed audio/video per Sicilia, Calabria, Campania e Malta), per abbracciare la nobile arte dell'apicoltura.
Non ero figlio d'arte, non conoscevo alcun apicoltore, non avevo idea di cosa volesse dire allevare le api.
Ero semplicemente curioso, desideroso di conoscenza, di novità.
Lo stipendio accreditato sul conto corrente a fine mese dava sicurezza, si.
Ma non sempre questo è sinonimo di felicità, quella si trova solo quando lo spirito è appagato davvero: io lavoravo e stop.
La forza uscire dagli schemi prestabiliti e il coraggio di seguire i propri sogni
Se lavori hai dignità, puoi ambire a cambiamenti (seppur semplici come l'acquisto di una nuova auto), puoi accedere a finanziamenti, mutui, ecc... Se investi su te stesso, invece, ci vuole del tempo e manchi di indipendenza.
Sono sicuro tu mi segua nel mio ragionamento.
Ahimè, stanco di questa facciata di sicurezza legata al portafogli, di contro, iniziai ad avvertire un vuoto incolmabile.
Facevo quello che sembrava essere giusto facessi, non quello che desideravo fare davvero.
Abbrevio perché ci vorrebbero giorni.
Decisi di voler mettermi in proprio, di abbandonare la caoticità della città e di dedicarmi allo spirito. Sognavo campagna, montagne, posti incontaminati, niente urla, niente clacson, niente aria stantia. Iniziai seriamente ad ossessionarmi all'apicoltura.
La voglia di sapere, il desiderio di imparare e la caparbietà di non scoraggiarsi
Così, dopo innumerevoli contatti presi su Internet e svariate e-mail di contatto in tutta Italia, iniziai pian piano a focalizzare, restringendo il campo di ricerca.
Al nord tutti ben propensi a farti scuola, ad iniziarti al lavoro in campo, al sud quasi nessuna risposta alle e-mail inviate, telefonate chiuse in faccia, alzate di spalle e continui "non cerchiamo nessuno, mi dispiace".
Che fare?
Iniziai ad accrescere le poche conoscenze possedute tramite la visione di documentari, la lettura di alcuni articoli internet, la tv, l'acquisto di libri e manuali di apicoltura.
La voglia si faceva sempre più imponente e pressante, la connessione api-impollinazione-vita sulla terra mi rapiva immaginazione e desiderio: dovevo saperne di più, assolutissimamente!
Ma partire comportava spese di vitto ed alloggio, mentre nel meridione tutti ti vedono come potenziale concorrenza in erba.
Che strada intraprendere?
Pensai: "Ci sarà un'associazione di categoria regionale, provinciale, degli apicoltori, no?"
Non avevo ancora abbandonato il lavoro fisso, attendevo il segno, l'input di transito.
Trovai l'APA (Associazione Palermitana Apicoltori), che adesso non esiste più da anni, alla vicepresidenza di questa associazione c'era un certo Giovanni Caronia, apicoltore professionista, ex docente di matematica alle superiori, che oggi è l'attuale presidente dell'ARAS (Associazione Regionale Apicoltori Siciliani), la più importante associazione di categoria della trinacria.
Costui, dopo svariate mie e-mail, si decise a rispondermi.
Chiedendomi scusa per l'iniziale strafottenza, mi spiegò che in parecchi lo avessero contattato in precedenza, ma che nessuno mai aveva davvero mostrato interesse vero per quel mondo.
Alle prime punture, alle prime difficoltà, erano scappati tutti!
Apprezzò, forse, la mia insistenza.
Diventare apicoltore
Detto ciò mi diede appuntamento per capire, assieme, se fosse qualcosa che davvero potesse appassionarmi.
Ne rimasi ammaliato, scattò l'amore, non ti dico nient'altro, laa storia parla da se, non sarei qui a raccontarti di me.
Iniziai full immersion sulle sue (allora) 140 arnie, non capivo molto all'inizio, ma mi piaceva.
Dalla pratica alla teoria
Pian piano affinai tecnica e competenze, processo inverso, dico sempre.
Molti iniziano un lavoro o una esperienza passando, prima, per la teoria, poi mettendola in pratica, io, invece, ho fatto proprio l'opposto.
Questo modo di approcciarmi all'apicoltura fu insuperabile, la teoria venne dopo, in un secondo tempo ma tutto quello che leggevo lo avevo già fatto ed applicato in campo. Bellissimo!
L'incontro con l'ape nera siciliana (apis melliefera sicula)
Fatto sta che ebbi la fortuna di conoscere ed apprezzare una sottospecie di ape meravigliosa, quella che attualmente allevo: l'ape nera siciliana (apis melliefera sicula).
Endemica in Sicilia, autoctona, un'ape stacanovista, laboriosa, che bottina miele e polline in estate come in inverno.
Resistente a patologie e parassiti, permette di produrre mieli pregiati, anche invernali (es.: il nespolo, di cui vado fiero e per il quale sono straconosciuto).
Miele Meli di Claudio Meli
Dopo un anno con Caronia, mosso da divergenze di pensiero e vedute differenti, decisi di mettermi in proprio ed aprire la mia ditta (2011).
Nasce Miele Meli di Claudio Meli.
Subito portavoce di eccellenza e divulgatore di bontà.
La qualità viene prima della quantità.
Pensai: "Facciamo davvero conoscere l'ape nera ed i preziosi frutti dell'apicoltura, in giro."
C'è ancora troppa ignoranza, pensavo.
Il miele come alimento, come eccellenza, e tutto l'anno
Il miele ed i prodotti dell'alveare sono vivi, perché assumere il miele solo in inverno, per il mal di gola, o associare il miele ai soli dolci delle tradizioni di alcuni paesi, spesso solo natalizi???In questo mi hanno molto aiutato gli amici chef, i pasticceri ed i personaggi della ristorazione che, pian pianino, ho corteggiato e collezionato.
Lavoro con chef stellati come Pietro D'Agostino che conosci, Paolo Barrale, Luca Montersino e tanti altri. Soddisfazioni!
A loro sono molto grato per l'aiuto di sperimentazione e divulgazione.
Negli anni divento due volte campione assoluto nazionale, colleziono un secondo posto importante in un anno nero dell'apicoltura nazionale, svariati premi e riconoscimenti regionali.
Il miele di Claudio Meli e i suoi nuovi prodotti
Tanti sono i prodotti che Claudio studia per la sua passione verso il settore e per la sua clientela: non solo l'ottimo miele, focus di tutto, in varie tipoligie.
Si aggiungono anche delle novità come le caramelle morbide gelèe al miele di agrumi, al miele di castagno, alla propoli ed all'idromele.
Caramelle vecchie, all'antica, nessun additivo chimico, nessuno zucchero raffinato, glutin free, no coloranti, no ogm, no gomne, no amidi modificati, no gelatina animale, no conservanti.
Estratto di Sicilia, rielaborato in totale naturalità. Sono le mie chiavi del successo, la mia filosofia di vita e di commercio. Ormai il cliente, per fortuna, si è affinato, è divenuto pretenzioso e conoscitore. Vuole il top? Sono qui per offrirglielo.
Tanti nuovi progetti: biscotti solo miele siciliano e farine di grano antico, birra al miele, liquore al miele
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Le foto di questo articolo sono tratte dai canali social di Claudio e sono di proprietà di chi le ha scattate
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