Taormina nuovamente capitale del gusto con l'evento Taormina Gourmet
Quest'anno siamo stati al Taormina Gourmet, presso l'Hotel Villa Diodoro. Vorrei tralasciare i numeri che hanno ruotato attorno a questo evento, per portarvi direttamente al Maxi Banco d'Assaggio dove abbiamo avuto modo di incontrare e discutere con diversi produttori di buon cibo.
Il banco d'assaggio 'food' di Taormina Gourmet 2019
Le aziende conserviere che abbiamo avuto modo di conoscere sono state Campisi di Pachino (SR) ed Agromonte di Chiaramonte Gulfi (RG).
La prima azienda, Campisi, propone dei pesti, patè e sughi pronti a base di pesce, ottimi per condire dei primi piatti o da spalmare su crostini di pane come stuzzichini, e perché no per arricchire un aperifish.
Conserve di mare e conserve di terra
Ci hanno colpito due prodotti in particolare: l'ottimo il Pesto di Tonno con pistacchio, che ci è stato gentilmente regalato, (ed ora dobbiamo farci venire qualche idea a casa, magari qualche ricetta salva cena); veramente notevole il gusto delle Uova di pesce spada in olio d'oliva. Molto buono anche il pesto di Tonno con capperi e peperoncino, molto equilibrato nel gusto.
Campisi è una realtà d'eccellenza nel settore della lavorazione e conservazione del pesce, e -come dice Valeria- è un bel punto di incontro fra tradizione siciliana e innovazione.
Lascio per un attimo la parola a lei...
L'atmosfera che trasmetteva Campisi, nonostante fossimo in una sala brulicante di gente e piena di rumori, era quella della Sicilia marinara di altri tempi.
Mi sono concentrata sulla foto del catalogo, era catalizzante: una Marzamemi assolata, con la pietra viva e il sole battente di una giornata siciliana, un'immagine attuale ma che portava alla mente indietro nel tempo, agli inizi o alla metà del secolo scorso, quando i pescatori popolavano il borgo di Marzamemi con le loro reti e il loro pescato.
I sapori, una volta assaggiati i pesti di tonno, quelli facevano restare in questo quadro genuino, della Sicilia autentica. Come ho detto anche a loro 'Sembrano i gusti di una volta'.
La seconda azienda, l'Agromonte, invece è specializzata in sughi, passate, salse e pesti principalmente con il pomodoro.
Valeria ha sottolineato con loro l'attenzione al packaging, sottolineata dal nuovo logo che circonda il nome del brand con un tocco di 'casa' dato dal merletto che richiama alle atmosfere di una volta.
Bello e vivace anche il tocco 'siciliano' dato dai ghirigori che richiamano lo stile dei carretti, ma personalizzato con i pomodorini, che riportano il tutto nella dimensione di Agromonte.
Deliziosa la scatola 'assaggio' che era in bella mostra sul banco.
Salumi dei Nebrodi
Non vi dico il profumo che c'era nei pressi dello stand dell'azienda Ti.pi.ca Norcineria di Brolo (ME).
Non scorderò mai il sapore della mortadella di asina dove si sentivano perfettamente tutti gli aromi erbacei delle spezie, poi non meno buoni il prosciutto arrosto ed il salamino dei Nebrodi.
Il pane e i grissini
Tutte prelibatezze, che si sposavano benissimo con il pane del panificatore Francesco della Arena Bakery di Messina, che per fortuna era proprio di fianco allo stand della norcineria.
Valeria, parlando con Francesco, ha chiesto della famosa 'focaccia messinese' che non abbiamo mai provato: riflettendo dovremmo 'rimediare' quanto prima e provarne una bella fetta direttamente in loco.
In ambito formaggi e caseificazione non sono mancate le piacevoli sorprese.
La mozzarella pugliese
Abbiamo visto fare la mozzarella in diretta dall'Azienda New Gioiella di Bari e abbiamo assaggiato le loro prelibatezze: dalla treccia alla burrata.
Per esperienza personale difficilmente ho mangiato ottima mozzarella di vaccina (cosa che invece è successa stavolta!), forse perché non è facile trovarla fresca nei negozi, appena fatta, poiché di solito si preferisce vendere un prodotto preconfezionato, e freddo di frigorifero.
Degustazione di Parmigiano Reggiano
Vicino c'era lo stand dedicato al Parmigiano Reggiano, rappresentato dall'Azienda Agricola Guareschi di Roccabianca (PR), dove si poteva degustare il parmigiano nelle tre fasi di stagionatura, ovvero 12, 24 e 30 mesi.
Descrizione assaggio di Valeria.
Dunque, dunque dunque...
Mi sono trovata di fronte a questa selezione invitante di Parmigiano, quante volte vi è capitato di leggere le indicazioni di vari mesi '24 mesi', l'occasione di provare le varie stagionature, li davanti in bella mostra era ghiotta.
Così mi son messa davanti al banco e molto lentamente ho provato i pezzettini.
Ho iniziato con il 24 mesi, gusto pieno e convincente. Sono passata al 12 mesi, giovane ma non troppo, per poi approdare al 30 mesi, gusto intenso e sapore pieno.
La mia preferenza è andata per il 24 mesi, un buon punto di equilibrio. Confrontandomi brevemente con l'addetto allo stand, mi ha confermato la preferenza per il 24 mesi è quella che va per la maggiore.
Dolci in mostra
Passando al dolce abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con l'azienda Canditfrucht di Barcellana Pozzo di Gotto (ME), e di assaggiare diversi prodotti Orange Moon a base di agrumi siciliani e cioccolato.
L'aceto balsamico siciliano
Avete mai provato un aceto balsamico siciliano invecchiato 41 anni?
Noi si, e possiamo assicurarvi che era dolcissimo e poco aspro, da utilizzare praticamente ovunque.
Un agrodolce molto particolare.
Probabilmente non ne avete mai sentito parlare, a meno che non siete stati nell'Azienda Laudicina Vito a Petrosino (TP), che produce un prodotto unico.
Di solito quando sentiamo parlare di aceto balsamico pensiamo a Modena, ma in questo caso invece siamo in Sicilia, vicino Marsala dove si produce l'omonimo vino conosciuto in tutto il mondo.
Con le stesse uve, il signor Laudicina ha creato il Condiaroma 33, che non è altro che mosto concentrato ad alto contenuto zuccherino con aggiunta di lieviti selezionati sapientemente, che venivano usati un tempo per produrre aceto in casa. Il tutto viene fatto invecchiare in botti di legno.
Dietro una bottiglia di aceto balsamico di Sicilia c'è tantissima passione, pazienza e sapienza.
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