Il Commissario Montalbano torna in tv, da ieri per quattro lunedi nuovi episodi in prima visione su Rai Uno.
Un grande ritorno in tv, come quando si attende di rivedere un amico che non si vede da tempo, una persona 'vera', con una ricca personalità e con carattere, come quando si va a trovare una persona, legata indissolubilmente a dei luoghi, un doppio filo e un doppio legame.
Ebbene, capita spesso quando ci si 'affeziona' a dei personaggi, capita anche con quelli dei libri o del piccolo schermo.
Il Commissario Montalbano mi piace perchè un tosto, un tosto con l'anima pero, quindi personaggio ricco di carattere e di umanità. Mi sono affezionata al telefilm da subito, perchè racconta molto bene la Sicilia, quella verace e tradizionale, che si è persa nelle grandi città dell'isola, ma che vive nei paesi e nei borghi, e la racconta molto bene anche visivamente come un tour emozionale.
Dagli splendidi scorci di Ragusa e Modica, le piazze e le chiese più celebri si stagliano con la loro imponenza in una quotidianità vivace, alla spiaggia di 'Marinella' con la favolosa casa sul mare, per passare a campagna e 'trazzeri' meno conosciuti.
Per me Montalbano vuol dire Sicilia, ho cominciato ad affezionarmi dal momento in cui tutti i luoghi in cui il Commissario abitava, si muoveva, avevano i contorni magici del Barocco e dello splendido mare siciliano, facevano rima con 'radici', facevano rima con 'terra', facevano rima con 'casa'.
Chi mi segue lo sa bene, io sono siciliana e legata alla mia isola, che per tanti fa rima con 'vacanza', ma per me significa semplicemente 'casa' e chi è siciliano come me, sa cosa vuol dire e a cosa mi riferisco.
Il privilegio di abitare in una regione, dove sembra di stare in vacanza tutto l'anno, dove puoi essere baciata da un sole speciale anche d'inverno, dove l'aria sa di zagara e di gelsomino, dove il mare puoi toccarlo....bhe è una cosa unica, e questo sai che puoi viverlo quando vuoi, anche in pausa pranzo o prendendosi mezzo pomeriggio lontano dal caos.
Ho cominciato ad affezionarmi sul serio al Commissario Montalbano pero, nel momento in cui ho iniziato a leggere i libri. Lo spessore del personaggio, è impareggiabile..
La trasposizione sul piccolo schermo è veramente perfetta, Zingaretti lo incarna magistralmente, dopo tanti e tanti anni il personaggio è ormai 'suo' è il suo alter-ego, non si poteva fare di meglio, le emozioni passano anche attraverso gli occhi e si colgono anche guardando il film.
Con il libro si fa pero un lavoro diverso, Montalbano è anche molto 'testa' e se davvero volete conoscerlo meglio leggete i suoi romanzi. Camilleri è favoloso, insuperabile, nel fornirci sempre delle sequenze scritte, che sembra di rivivere davanti ai nostri occhi, anche se davanti agli occhi abbiamo solo carta, solo un libro. Passano personaggi di diverso calibro e spessore, raccontati come se fossero di carne, talmente bene che ci sembra di vederli uscire da un momento all'altro dalle righe, situazioni così brillantemente e minuziosamente narrate, paesaggi tanto reali, che si sembra di vedere davvero.
Luca Zingaretti parla del suo personaggio, facendoci riflettere:
'Il commissario per essere felice si chiede: “Cosa mi piace?”. In base alle risposte, agisce. Invece noi andiamo dietro a bisogni imposti dalla società. Siamo così abituati a seguire le mode che ormai non c’è nemmeno più il bisogno di chiederci se ciò per cui lavoriamo ci fa sentire bene. Salvo questa domanda se la fa e agisce di conseguenza. Lui sa che ha bisogno delle sue nuotate, delle passeggiate a Ripa di Mare, delle sue mangiate. E pur di rimanere lì, non vuole avanzamenti di carriera. Questo è l’aspetto irresistibile di Montalbano'
e aggiunge, riferendosi alla Sicilia:
'La Sicilia una terra di cultura profonda, che sembra alla portata ma non è così. Vivendoci per lunghi periodi ho imparato a conoscerla e a comprenderla'.
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